POP SECRET
Al gala della Rosa, la principessa di Monaco non c’è. Ma è lei a catalizzare l’attenzione. Voci opposte, di divorzio e di gravidanza, si intrecciano. Tra smentite ufficiali e nuove regole del casato
- Al ballo della Rosa Charlène non c’è ma tutti parlano di lei di Michela Auriti -
Il matrimonio a sorpresa della Pausini
- Forse non tutti sanno che... di Alberto Dandolo
Al Ballo della Rosa 2023, firmato dallo stilista franco-egiziano Christian Laboutin e a tema Bollywood, ovvero l’industria cinematografica indiana, Charlène come da copione non c’era. In pochi si sono meravigliati, considerato che la principessa manca dal 2014 ed è ormai un dato di fatto che la padrona di casa sia la cognata Carolina. Nella Sala delle Stelle dello Sporting Club, il principe Alberto era perciò circondato dalla sorella (in Chanel con piume) e i quattro nipoti: Andrea al fianco della moglie Tatiana, Charlotte ambasciatrice Chanel ma senza il marito Dimitri (e il mistero va ad aggiungersi a quello della fantomatica gravidanza), Pierre con la sua Beatrice in stupefacente Dior, e la “piccola” Alexandra accanto al fidanzato Ben-Sylvester Strautmann. Mika, che al Principato è legato dalla sua hit più celebre, Grace Kelly, scatena la sala.
La principessa di Monaco non c’era, dicevamo. Ma il giorno prima, a fugare le rinnovate chiacchiere di divorzio che avevano provocato un’ufficiale quanto inedita smentita da Palazzo, presenziava accanto ad Alberto in un’altra importante occasione: il premio Monaco Women Forum all’Hotel Hermitage. Bella, rilassata e finalmente più rotonda, tanto da suscitare speranze di lieti annunci e colmare quella clamorosa assenza al balcone per il 65° compleanno del sovrano.
Forse per la fragilità di Charlène, Alberto ha ritoccato lo Statuto della casa regnante. In caso di morte del sovrano, impedimento o minore età dell’erede al trono, la reggenza non sarà più esercitata unicamente dalla consorte come prima era previsto (lo aveva decretato Ranieri pensando a Grace e alla sua abilità anche politica). Occorrerà invece un consiglio di reggenza e a Charlène spetterebbe soltanto il compito di guidarlo. Un modo per tutelarla e tranquillizzare i vicini francesi, che guardavano con apprensione alla situazione monegasca. Auspicando maggiori garanzie di stabilità.